Esplorando il i luoghi del Progetto "Ripartiamo dal Catria": Un Viaggio Tra Natura e Storia

Nel suggestivo scenario della Provincia di Pesaro e Urbino, il progetto "Ripartiamo dal Catria" si sviluppa abbracciando il comune di Frontone, situato ai confini di Ancona e Perugia. Frontone, con i suoi 1360 abitanti, gode di un clima salubre e mite durante tutto l'anno, grazie alla presenza del Massiccio del Catria, un'entità geografica che ne domina il paesaggio.

Il cuore di questo progetto si trova nell'imponente Monte Catria, che con i suoi 1702 metri s.l.m., si erge nei comuni di Cagli, Cantiano, Frontone e Serra Sant'Abbondio, coinvolgendo anche il comune di Scheggia e Pascelupo in provincia di Perugia. Accessibile attraverso sentieri tortuosi e strade asfaltate, il Massiccio offre panorami mozzafiato sull'Italia centrale e la costa adriatica.

Il percorso fluviale del Cesano, fiume di rilevante importanza storica e naturalistica, nasce nel comune di Serra Sant'Abbondio, scivolando nella sua valle marchigiana. Questo corso d'acqua assume un ruolo cruciale come confine tra le province di Pesaro e Urbino e Ancona, per poi concludere il suo viaggio sfociando nel mare Adriatico, tra i comuni di Mondolfo e Senigallia. Le condizioni attuali dell'alveo, soprattutto nella sua porzione terminale, sono influenzate da depositi ghiaiosi recenti, contribuendo alla possibilità di esondazioni in presenza di portate di piena.

Il contesto medievale è un elemento chiave del patrimonio del Cesano, anticamente conosciuto come Suasanus quando attraversava la città romana di Suasa. Il fiume ha svolto un ruolo fondamentale nei confini longobardi, segnando il confine tra l'Esarcato bizantino di Ravenna e il Ducato di Spoleto. Documenti storici testimoniano l'importanza di luoghi come Valrea, dove il Cesano formava un grande gorgo noto come "Gorgo delli Radunati", punto di incontro tra le diocesi dei vescovi di Nocera, Gubbio e Fossombrone.

Il torrente Cinisco, affluente di sinistra del Cesano, aggiunge carattere e bellezza al paesaggio. Originato sul monte Acuto, il Cinisco si unisce al Cesano a Pergola, contribuendo alla complessità e all'equilibrio dell'ecosistema fluviale.

La presenza del torrente Nevola, a destra del Cesano tra Nidastore d’Arcevia e Castelleone di Suasa, introduce un elemento dinamico alle caratteristiche del territorio. La sua imprevedibile attività torrentizia, accentuata dalla mancanza di un materasso alluvionale consistente, si snoda attraverso la collina pliocenica in prossimità di Castelleone di Suasa.

Il bacino del fiume Cesano, esteso su circa 413 km², presenta una struttura altimetrica tipica di corsi d'acqua di natura torrentizia, con piene concentrate nei periodi invernali e tardo primaverili. La larghezza media del suo alveo oscilla tra i 20 e i 30 metri, con una portata massima di 148 m³/sec alla sezione di misura posta a monte del ponte di Castelleone di Suasa e 255 m³/sec alla sezione a valle del ponte di Monterado. Le portate annue medie si attestano a 5.5 m³/sec, mentre quelle estive si riducono a 2.10 m³/sec.

Gli affluenti come il torrente Nevola, caratterizzato da portate minime durante le stagioni estive, contribuiscono alla complessità idrografica del territorio. I tratti individuati per l'attività di raccolta del legname sono attentamente mappati nelle cartografie pdf e in formato vettoriale, fornendo una guida dettagliata per la gestione sostenibile delle risorse naturali.

Il progetto "Ripartiamo dal Catria" si propone di preservare e valorizzare questo ricco patrimonio naturale e storico, incoraggiando la consapevolezza ambientale e sostenendo la gestione responsabile del territorio. In questo viaggio tra luoghi intrisi di storia e bellezza naturale, emerge la dedizione a una causa comune: la tutela e la valorizzazione del territorio per le generazioni future.